Splendida vittoria dell’Atletico CNR, contro la
capolista Oratorio della Speranza.
Si gioca sul campo all’aperto di Montagnareale,in
quanto il campo di Mongiove è indisponibile per lavori di ristrutturazione.
L’Atletico CNR è attardato in classifica, anche a
causa di alcune partite da recuperare, mentre l’Oratorio della Speranza viaggia
a pieno regime in vetta alla classifica, a braccetto con la Futsal Polisportiva
Patti.
All’andata, sul campo di Giammoro, i ragazzi
dell’Oratorio si imposero per 4 a 3, nonostante il tentativo finale
dell’Atletico di recuperare la partita.
Agli ordini dell’arbitro Alessandra Rinaldo,
l’Atletico si schiera con, in porta Nino Molica,centrale di difesa Massimo Da
Campo,sulle fasce Francesco Virgilia e Salvo Ruvolo, in attacco Vincenzo
Melcarne.
La partita è combattuta sin dal fischio d’inizio,
con L’Atletico che cerca di fare la partita e l’Oratorio che occupa tutti gli
spazi per impedire agli atleticenzi d’inserirsi.
Ma la resistenza dura poco, infatti al 7’ minuto, su
suggerimento di Virgilia, Melcarne serve di prima intenzione Salvo Ruvolo, il
quale non ha difficoltà ad insaccare. Passano appena 2 minuti e sempre Salvo
Ruvolo su assist di Virgilia raddoppia.
Scorrono i minuti e la partita sembra calare
d’intensità, ma ci pensa Amalfa con un tocco di punta all’11 minuto ad
insaccare e riaprire la partita.
I Ragazzi dell’Atletico non s’impauriscono e
riprendono a controllare la partita, anche se con qualche sbavatura, rischiando
il contropiede. Ma al 13° è il bomber Melcarne ad insaccare su assist di Salvo
Ruvolo. Entra Massimo Ermito per dare più consistenza alla difesa Atleticenze,
ed è lui a sfiorare il 4° gol con un tiro da fuori area. L’Oratorio tenta il
tutto per tutto,per cercare di riaprire la partita. Al 15’ minuto, l’arbitro
fischia un fallo di mani fuori area al portiere Molica, il quale cerca di
spiegare di non averla toccata,ma l’arbitro è irremovibile. Ci pensa il
capitano dell’Oratorio Salmeri a ripristinare la verità, con un gesto che si
vede , purtroppo, raramente sui campi di calcio, butta volontariamente la palla
fuori sul calcio di punizione. Applausi a scena aperta da parte di tutte e due
le squadre. Al 18° minuto un calciatore dell’Oratorio rimane a terra nei pressi
dell’area di rigore dell’Atletico,il portiere Molica butta volontariamente la
palla in fallo laterale, per permettere i soccorsi al calciatore. Si riprende a
giocare, ma i ragazzi dell’Oratorio, in maniera involontaria, non restituiscono
la palla e mentre gli atleticenzi sono fermi e frastornati subiscono il gol da
parte di De Pasquale.
Si riparte dal 3 a 2, entra in campo Davide
Tramontana, che subito mette in imbarazzo la difesa dell’Oratorio colpendo un
palo e sfiorando subito dopo il raddoppio. Ma è ancora Melcarne su assist di
Tramontana ad andare a segno per il 4 a 2. C’è tempo per far giocare qualche
minuto al vecchio bomber Cristian Magistro, che rientra dopo una lunga assenza
per acciacchi vari.
Si va al riposo sul 4 a 2, dopo un buon primo tempo
da parte di tutte e due le squadre.
Si riparte con l’Atletico che si schiera con Nino
Molica sempre tra i pali, il capitano Da Campo centrale di difesa, sulle fasce
Davide Tramontana e Ciccio Virgilia, punta centrale Vincenzo Melcarne.
Dopo 5 minuti tranquilli,dove l’Atletico tiene sotto
controllo la partita, vi è una fiammata di emozioni. Da Campo perde palla nella
sua metà campo, l’Oratorio scatta in contropiede ma Virgilia in collaborazione
con Molica riesce a recuperare e ripartire, contropiede velocissimo
Tramontana/Melcarne con quest’ultimo che batte imparabilmente a rete.
L?oratorio non ci sta è si catapulta in avanti, e conquista una punizione dal
limite. Batte direttamente a rete Amalfa, la barriera si apre e Molica viene
beffato. 5 a 3. Siamo al 12° minuto, nel frattempo rientra dopo lunga assenza
Daniele Ruvolo, schierato per l’occasione sulla fascia.
La partita cala d’intensità, e dopo qualche minuto e
Virgilia su assist di tramontana che mette il sigillo alla partita con il gol
del 6 a 3.
Per i ragazzi
dell’Oratorio una battuta d’arresto pesante,ma che non compromette le velleità
di vittoria finale,per l’Atletico un tassello importante nella lunga scalata
alla vetta.
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